Villa Hussy (oggi albergo)

Un’esemplare dimora di fine Ottocento, tra Svizzera e Italia

Data di pubblicazione:
17 Febbraio 2022
Villa Hussy (oggi albergo)

Si tratta della terza villa che gli Hussy, famiglia industriale stabilitasi a Luino dal cantone svizzero di Argovia da metà '800, costruirono in Luino nel 1898. Prime, infatti, furono costruite le ville di Creva in località Ronchetto: villa Flora (oggi comunale), il cui nome campeggiava sul frontone centrale ora rimosso e altra villa (poi caserma dei Carabinieri, ora trasformata in abitazione), rinnovata nel 1908 in stile liberty dall’architetto Petrolo. Entrambe risultano negli aggiornamenti catastali a partire dal 1870 ca. Solo a metà del ’900 gli Hussy subentrarono ai Battaglia in un’altra villa, collocata in piazza Risorgimento (costruita da Alessandro Barozzi nel 1876 ca.; è oggi sede della biblioteca vivica).
La villa sul lungolago (oggi albergo) fu progettata da uno studio di architettura straniero, forse svizzero: lo testimoniano le tavole di progetto con didascalie in tedesco. Gli Hussy, nonostante il loro definitivo stabilirsi in Italia, mantennero stretti infatti legami con i luoghi d’origine: ancora nel 1909 chiamarono l’architetto A. Bringolf di Lucerna per disegnare la portineria di villa Flora; la stessa villa conserva ancora camini-stufe liberty in maiolica di considerevole interesse per il chiaro gusto viennese; per gli stabilimenti di Creva (ora IMF) si utilizzarono elementi in ghisa forniti da ditta di Zurigo (forse la ditta Locher, della famiglia imparentata cogli Hussy tramite il matrimonio tra una delle figlie con Giovanni Hussy, figlio di Teofilo, nel 1895). I disegni della villa a lago sono conservati oggi nelle carte dell’architetto Giuseppe Petrolo: questi, ancora giovane nel 1898, aveva forse seguito il cantiere; lo stesso, nel 1908, fu chiamato dalla famiglia a riprogettare la villa in loc. Ronchetto. Tramite la famiglia svizzera modelli architettonici di ampio respiro influenzarono l'opera dell'arch. Petrolo; ne riuscì il ‘viennese' padiglione del Kursaal (poi Palazzo Verbania; vedi itinerario: Palazzo Verbania). Nell’archivio comunale si conserva la pratica edilizia della villa a lago, documentata con scarna planimetria e sommario prospetto: l’aveva presentata l’impresa f.lli Pozzi che edificò nel 1901 anche le scuderie. Queste sono oggi situate lungo via Verdi (n. 7-9) separate dalla villa in seguito a recenti lottizzazioni.
La villa riuscì singolare, con sovraccarico di elementi decorativi e torretta a loggiato. La tipologia con torretta (per la prima volta introdotta a Luino) e i decori di facciata, chiaramente ispirati a motivi rinascimentali, denunciano una rilettura dell’architettura della villa italiana condotta con un gusto proprio della cultura d’Oltralpe.
Gli interni sono stati accuratamente conservati e recuperati dai proprietari. Vi si ammira, nella successione di sale coperte a volte al piano terreno, un grande camino decorato recante la data di costruzione della villa e vari apparati decorativi affrescati, alcuni intessuti di glorie famigliari. Ai piani superiori, alcune camere sono ornate di ridondanti soffitti lignei, secondo il gusto dell’epoca.

Per chi vuole sapere di più

Inquadramento generale
Federico Crimi, Ville della sponda orientale del lago Maggiore: note per un catalogo, «Loci Travaliae» (Biblioteca di Porto Valtravaglia, Va), n. XVI, a. 2007. 
Villa Huber-Cicogna-Porta. Colmegna
Camin Hotel Colmegna, La nostra storia. Due secoli di ospitalità: storia di una villa, dei suoi proprietari e del suo parco, stampato in proprio, 2013
Villa Menotti
Carlo Menotti e la sua dimora. Un esempio per Roma capitale, Istituto della Enciclopedia Italiana (Treccani), Roma 1988.
E. Rossi, Carlo Menotti imprenditore fra Roma e Verbano, «Verbanus» (Verbania), n. XXXII, a. 2011, pp. 199-228.

 

Luino, lungolago Viale Dante

Ultimo aggiornamento

Lunedi 03 Ottobre 2022